Signor Nagler, come è nata l’idea di fondere in un’unica società Raiffeisen OnLine (ROL) e Raising Unified Network (RUN), già affratellate sotto il tetto Raiffeisen?
Peter Nagler: KONVERTO è la logica risposta di Raiffeisen alla crescente digitalizzazione delle nostre vite e all’inasprimento della concorrenza nel campo delle tecnologie dell’informazione. Unendo le forze siamo in grado di ampliare la nostra offerta di prodotti IT e di sviluppare soluzioni innovative - una sinergia che ci proietta nel futuro.
Cosa significa il nome KONVERTO?
Peter Werth: KONVERTO è una parola della lingua esperato e significa trasformazione. Il nostro obiettivo principale, infatti, è quello di fornire ai clienti soluzioni IT innovative che alleggeriscono la vita e snelliscono il lavoro. Il nome KONVERTO sta per questo cambiamento. Vogliamo accompagnare le aziende nel loro percorso di digitalizzazione aiutandole a trasformare questo percorso in un’opportunità di creare plusvalenza.
Quali obiettivi si è data la nuova società e qual è la struttura societaria?
Peter Nagler:Dalla fusione nasce un nuovo soggetto IT con un ampio portafoglio di servizi e una ben definita strategia di crescita per i prossimi anni.
L’organizzazione Raiffeisen detiene pressoché il cento per cento delle quote dell’azienda. Il maggiore azionista è la Federazione Raiffeisen, seguita dalla Cassa Centrale Raiffeisen. Insieme, controllano circa l’85 per cento di KONVERTO. La società esordisce sul mercato con un organico di 120 addetti, destinato a crescere negli anni a venire. Per il 2019 prevediamo un fatturato di 19 milioni di euro.
Quali sono le competenze chiave dell’azienda e quali servizi offrirà?
Peter Werth: KONVERTO vanta un’ampia gamma di competenze nel campo delle tecnologie dell’informazione. I nostri servizi spaziano dalle connessioni internet alla sicurezza IT, ai concetti di modern workplace e business continuity, alle soluzioni cloud, allo sviluppo di software personalizzato, alla digitalizzazione. Dedichiamo un’attenzione particolare alla consulenza e all’implementazione di nuove soluzioni nel campo del cloud computing, oggi in forte espansione. Un altro settore al quale applichiamo standard elevati è la sicurezza e la protezione dei dati. L’area self-service, già attiva oggi, sarà estesa a nuove applicazioni, in modo che la clientela sia messa nelle condizioni di attivare e personalizzare i nostri servizi 24 ore su 24. Ma stiamo già lavorando a nuove proposte che saranno pronte tra breve e che non mancheranno di incontrare il gradimento dei clienti.
A che tipo di clientela si rivolge KONVERTO?
Peter Nagler: KONVERTO punta sia al mercato aziendale che ai clienti privati. Intendiamo improntare le nostre attività a una decisa targetizzazione, in modo da poter soddisfare in modo mirato le varie tipologie di clienti e le relative esigenze IT.
Spesso si sente dire che il compito più arduo, in una fusione, è quello di armonizzare le diverse culture e strutture aziendali. Qual è la vostra esperienza?
Peter Werth:Sia ROL che RUN sono cresciute costantemente negli ultimi due decenni, conquistando una solida posizione di mercato. L’anno scorso abbiamo lavorato intensamente alla creazione di una visione comune per il futuro e abbiamo potuto constatare che le competenze che le due aziende fanno confluire in KONVERTO sono complementari. Le linee di prodotti si integrano alla perfezione. KONVERTO si avvantaggerà del potenziale di entrambe le aziende per affermarsi come nuovo soggetto IT capace di ideare e realizzare soluzioni altamente specializzate.
La direzione di KONVERTO sarà condivisa. Come si è arrivati a questa scelta?
Peter Nagler e Peter Werth:Sia il presidente di KONVERTO, Herbert Von Leon, che l’amministratore delegato (ceo) Paul Gasser sono convinti che lo sdoppiamento del ruolo di direttore sia la soluzione migliore per KONVERTO. Entrambi abbiamo un robusto bagaglio di esperienze. Nell’ottica della complementarietà, ci divideremo le responsabilità legate alla direzione. Da pionieri quali siamo nel panorama IT provinciale, abbiamo l’ambizione di rivoluzionare il futuro digitale e la posizione economica dell’Alto Adige.